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03 Marzo 2009 23:54 Nome: Stefano Maciocchi email: smaciocchi@gmail.com
P.S.: ultime notizie sui "pietosi resti" del PD. Dal sondaggio de "La Repubblica" il PD passerebbe dal 33% delle ultime politiche al 22%. In effetti sono solo 11 punti percentuali. Non saro' ferrato in italiano (stultorum infinitus est numerus), come afferma inelegantemente Alessandro Bettarelli, ma la matematica non e' un opinione. Piu' che "pietosi resti" si rischia il "caro estinto".


03 Marzo 2009 21:12 Nome: Maurizio Cassi email: m_cassi99@hotmail.com
Un paio di post sotto a questo il direttore uscente del giornale L'Agone se la prende con me perche’ gli ho fatto osservare che in un suo articolo avallava la tesi di una tentata violenza sessuale a partire dal fatto che un immigrato irregolare aveva aggredito una donna prendendola per un braccio.
Questa e’ di certo un’aggressione, ma da cosa si deduce che lo scopo era la violenza sessuale? Non voglio dire che il tizio sia un agnellino: ha aggredito anche i carabinieri che l’hanno arrestato, e non ho elementi per escludere che volesse commettere anche di peggio che una violenza carnale; ma, ripeto: perche’ prendere una donna per un braccio e’ tentato stupro, e non aggressione a scopo di rapina o altro?
Rilevo che a pagina 4 dello stesso giornale e’ Emiliano Minnucci, intervistato da Barbara Conti, a fare le mie stesse considerazioni, aggiungendo un elemento non da poco, e cioe' che se ci fosse stata davvero una tentata violenza carnale ci sarebbe stato il carcere per il tanzaniano, e non l'espulsione.
Dice l'ex sindaco di Anguillara, del Partito Democratico: "Le agenzie hanno detto che l'immigrato era stato accompagnato al centro di accoglienza per poi essere espulso: ma per chi compie un atto di violenza e' previsto il carcere non il rimpatrio! Quindi, sebbene potrebbero esserci state delle 'forzature' allarmistiche nel riportare la notizia, se tutto rispondesse a verita' sarebbe un fatto gravissimo [...]". Insomma, l’esponente PD mette le mani parecchio avanti, in attesa di sapere qualcosa di piu’ sul fatto.
Come funziona? Se lo dice Minnucci va bene e se lo dico io sono un provocatore? O a questo punto possiamo invece dire di averceli tutti, gli elementi per affermare che qualcuno vuole soffiare sul fuoco? Comunque, rinnovo la domanda, rivolta non piu’ al direttore Bettarelli, che a quanto pare non ha nessuna voglia di chiarire i fatti, ma a chiunque possa rispondere con fatti concreti, e non con chiacchiere vuote: Si e’ trattato di tentato stupro o no? Se si’, perche’ il colpevole viene rimandato a casa libero, invece di essere messo in galera? Oppure, se non e’ stato cosi’, di che tipo di aggressione si e' trattato? A scopo di rapina? Qualcos'altro che non riesco a immaginare?
Solo se quello che succede viene interpretato correttamente da tutti le risposte potranno essere giuste, comprese quelle al bisogno di sicurezza. Certo, l’informazione dovrebbe… informare, non alzare cortine fumogene.
02 Marzo 2009 10:02 Nome: Alessandro Bettarelli email: redazione@lagone.it
Mi permetto di intervenire in questo Forum solo per consigliare all'anonimo estensore dell'editoriale che apre la pagina (che brutta cosa la vigliaccheria...) la frequentazione di un corso di italiano per adulti.

A tutti gli altri innumerevoli visitatori che, fedeli nel tempo, continuano a degnare della loro fiducia questo eccelso pensatore, consiglio la lettura integrale del giornale citato, dedicato non tanto al problema ROM, quanto al problema SICUREZZA, sempre e doverosamente (vista la natura del giornale) circostanziato a livello locale.
I volenti visitatori di questo frequentatissimo sito potranno allora leggere da soli, senza le interpretazioni dell'anonimo di cui sopra, gli articoli in merito:
1) alla cronaca di una tentata violenza su una donna di Anguillara ad opera di un molto ben specificato cittadino straniero, basato sul comunicato ufficiale dei Carabinieri.
2) l'intervista al comandante della Compagnia CC di Bracciano sul problema sicurezza.
3) i dati del Viminale.
4) l'analisi di una psicologa.
5) l'intervista all'ex-sindaco del comune sabatino che invita a 'Non confondere l'indignazione per certi atti, con un fenomeno come l'immigrazione'.
6) cosa ne pensano alcune donne di Anguillara.

Solo a pag. 5, il visitatore potra' allora leggere gli articoli relativi al problema ROM e le relative testimonianze dell'associazione Aste Taurine (nota associazione eversiva dell'hinterland romano) di Fulvio Grimaldi (noto ex fascista ed ora piddino convinto, dal cui articolo risulta evidente che l'anonimo di cui sopra abbia preso malamente qualche spunto) e di Valeria Gregorio, anch'esso pervaso dall'odio razzista e xenofobo anti ROM.

A quel punto il visitatore, divenuto ora attento lettore, potra' farsi un'idea di cosa e' diventato questo Forum e di chi siano i 'pietosi resti'.
Morale: per commentare (ma anche solo per copiare) bisognerebbe prima capire.

Cordiali saluti,
Alessandro Bettarelli,
direttore (anzi ex-direttore) de L'agone
02 Marzo 2009 18:29 Nome: Maurizio Cassi email: m_cassi99@hotmail.com
Ho letto domenica L'Agone (non tutto, ma parecchi pezzi), e condivido in buona parte quanto afferma il direttore uscente Alessandro Bettarelli: E' vero che, nel complesso, il problema non era affrontato in modo becero. Approfitto pero' del suo intervento in questo forum per chiedergli chiarimenti su una cosa che non ho capito: in uno degli articoli si raccontavano i fatti, che (ora non ho il giornale sottomano, quindi vado a memoria) in soldoni suonavano cosi':
1) la signora si e' accorta che uno straniero la seguiva;
2) questo straniero l'ha quasi subito assalita, afferrandola per un braccio, "certamente" o "sicuramente" (non ricordo bene quale fosse l'avverbio usato dall'estensore dell'articolo) per trascinarla in un luogo appartato e poi abusare di lei.
Quindi, se ho ben capito, lo straniero ha afferrato la donna per un braccio, dal che si deduce che voleva abusare di lei. E' cosi'? E cosa impedisce invece di pensare che volesse picchiarla, o rapinarla senza stuprarla, o invece fosse ancora peggio intenzionato e volesse ucciderla?
Questa imprecisione sui fatti mi ha molto colpito: per me non e' un sillogismo il fatto che se uno ti afferra per un braccio vuole stuprarti, possono esserci molti altri motivi; tutti pessimi, per carità , ma perche' nel caso in esame il motivo doveva essere per forza quello? L'autore dell'articolo non ha riportato integralmente i fatti? Oppure i fatti sono davvero quelli, e la deduzione dell'intenzione e' del tutto arbitraria?
Non e' che io voglia cavillare, la povera signora che e' incappata nella disavventura ha tutti i motivi per essere traumatizzata e spaventata, e lei, le donne in generale, hanno diritto di chiedere a gran voce di essere tutelate (magari anche in casa, dove si consumano più dell'80 percento delle violenze sulle donne); pero' credo importante riportare i fatti in modo puntuale ed esaustivo, altrimenti davvero si rischia di alimentare un clima fatto di sola paura e congetture. L'accertamento delle reali intenzioni non e' certo indifferente per la legge: un conto e' un tentato stupro, un altro una tentata rapina, un altro ancora un tentato omicidio: sono reati di una gravita' diversa, a cui corrisponde diverso allarme e anche diversa pena da scontare.
Perche', quindi, associare un assalto che viene descritto come generico (la donna e' stata afferrata per un braccio) alla certezza di quella particolare intenzione? Ripeto: o i fatti sono stati diversi, o la ricostruzione e' arbitraria, figlia anch'essa del clima di terrore che e' stato creato ad arte intorno alla figura dello straniero e del Rom. Clima che veniva esemplarmente denunciato da Fulvio Grimaldi, in un altro pezzo dello stesso giornale. Ripeto, io non ho letto tutti i pezzi, magari in qualche altro articolo i fatti venivano descritti meglio; ma in quello che ho letto erano certamente descritti male, perche' delle due l'una: o le cose sono andate davvero come descritto, e allora l'indebita estrapolazione della conclusione (tentato stupro) andava denunciata dal giornalista stesso, e non da me adesso; oppure sono stati descritti in maniera incompleta, e questo un giornalista non dovrebbe farlo.
Puo' il direttore Bettarelli, ancorche' uscente, chiarire questo punto?
Grazie

03 Marzo 2009 11:54 Nome: Alessandro Bettarelli email: redazione@lagone.it
"Non e' che io voglia cavillare"...
... e invece Maurizio mi sembra proprio che questa tua riflessione sia un inutile esercizio logico per arrivare a conclusioni simili a quelle del solito Anonimo: "davvero si rischia di alimentare un clima fatto di sola paura e congetture!"
Vedi, se fossi convinto che la tua richiesta di un chiarimento fosse sincera, allora ti direi che:
1) un giornalista che scrive su un mensile affronta il fatto di cronaca in modo diverso da uno che scrive per un quotidiano, dove il fatto in se' e' solo lo spunto per approfondire il tema generale. I particolari non servono all'economia del discorso, l'obiettivo e' un altro.
2) che il mestiere del giornalista e' sottoposto ormai a regole stringenti in fatto di privacy e diritto di cronaca. Regole che stanno uccidendo questo mestiere e che tolgono sempre di piu' la voglia di farlo, anche a chi ci crede ancora. Fatti un giro sul sito dell'Ordine della Lombardia, c'e' una sezione relativa alla giurisprudenza. Vedrai che ci sono direttori e giornalisti condannati per aver fornito ai lettori dettagli sui protagonisti delle notizie "non indispensabili" alla notizia stessa.
3) che un giornalista, quando scrive un articolo relativo ad una violenza, ha spesso a disposizione testimonianze e fonti talmente raccapriccianti che evita volentieri di fornirle ai lettori, sia per il rispetto che ha per essi, sia per il rispetto che ha verso la persona che ha subito violenza. Vedi, quando leggo il termine "povera signora", da te usato per indicare la donna vittima di violenza, mi viene il voltastomaco, e' un termine che usa spesso Fede nei suoi servizi. Se rileggi bene il mio articolo vedrai che uso sempre il termine "donna", lascio alla tua intelligenza e a quella degli altri visitatori del sito valutare la differenza dei due termini e la diversa sensibilita' di chi li usa. Se poi vuoi proprio conoscere i particolari, allora vatti a prendere un quotidiano del giorno dopo l'accaduto, vedrai che c'e' sicuramente qualche particolare morboso in piu'.
4) che mentre il rapporto tra giornalista e cittadino e' regolato dalle leggi di questo Stato (diritto di replica, diffamazione, privacy, informazione e quant'altro), il rapporto tra giornalista e lettore e' basato esclusivamente sulla fiducia. O la si ha, o non la si ha. E se mi chiedi, da lettore, di giustificare la mia affermazione: ''lo hanno bloccato e arrestato con l'accusa di tentata violenza sessuale'' e' perche', evidentemente, non hai fiducia in me come giornalista. Aggiungerei che mi ritieni anche talmente stupido da usare un'imputazione per un'altra ed espormi cosi' ad una querela per diffamazione.

Il problema e' che in questo tuo ultimo intervento mi sembra di vedere la solita prospettiva di chi sa sempre tutto e detiene, lui si', la verita' rivelata ("Ripeto: o i fatti sono stati diversi, o la ricostruzione e' arbitraria"). E' per questo che nonostante sia stato uno dei primi a partecipare alle discussioni di questo forum e' ormai una vita che me ne sto alla larga. Perche' se c'e' una cosa che ritengo davvero inutile e' discutere con persone che hanno un unico punto di vista: il loro.
E' per questo che, esauriti i miei doveri istituzionali di ex-direttore de L'agone, chiuderei qui la discussione, a mio modesto avviso tra le piu' sterili che questo Forum abbia mai affrontato. Auspicherei anche che su questo Forum si parlasse piu' spesso di Canale, perche' ce ne sono di cose da dire....
Un'ultima cosa: in tre anni e grazie al lavoro di tanti giovani redattori abbiamo raddoppiato le vendite del giornale e ricevuto critiche e complimenti in egual misura da Destra e da Sinistra (le critiche piu' da Sinistra che da Destra in realta'...) se i miei articoli hanno scontentato qualche abituale animatore di questo Forum, che devo dire: pazienza! Terenzio diceva: "mi basta che applaudano i cavalieri". Io, poi, mi accontento anche di molto meno....
Saluti,
Alessandro Bettarelli

03 Marzo 2009 12:25 Nome: marco marziali email: marco_marziali@tiscali.it
beh, forse questo è il tarlo che ha fatto cadere l'albero del paese di picco pazzo e anche la quercia, non della lega, ma di quella parte di persone che doveva contrastare la cattiva politica che è in voga a sinistra. Lo schianto della quercia sta seppellendo la democrazia che nel nostro paese è stato fondamento per il nostro benessere odierno, a noi giunto da quelli che prima di noi lo hanno sudato. Il Tarlo sta nel fatto che mentre teste come le vostre, invidiabili da ignoranti come me, continuano a battibeccare e chi dovrebbe essere oggetto delle vostre penne, impunemente continua a tenere prigioniera la buona politica che tanto farebbe bene a tutti; soprattutto a tanta gente come me che nel scrivere solo alcune parole ne prova frustazione perchè non ne ha la cultura per poterlo fare, ma sente che qualcosa è ora di dirlo e di farlo sapere. Non ci lamentiamo se ci governa chi non lo merita, se chi dovrebbe e potrebbe aiutare dando voce con le loro teste continua a discutere sempre e solo a sinistra di ....... ditelo voi.
scusate ma questo non è momento di continuare a dividere o farci dividere da chi per anni ha fatto questo per governarci arrivando fino alle tasche delle famiglie che non possono arrivare a fine mese.
un saluto a tutti

03 Marzo 2009 18:02 Nome: Maurizio Cassi email: m_cassi99@hotmail.com
Caro Alessandro, avevo premesso che l'argomento non mi sembrava affrontato in modo becero dal tuo giornale, e questo fa un po' a pugni con la patente di provocatore che mi attribuisci. Pero' vedo che ora mi provochi tu, e io indietro non mi tiro di certo, di fronte all'arroganza.
Del resto la qualifica da Emilio Fede che mi affibbi per aver parlato di "povera signora" e non di "donna" mostra molto bene chi e' il cavillatore, tra noi due; e, soprattutto, esibisce una desolante pochezza di argomenti che non siano il conformismo del politically correct: da un giornalista mi sarei aspettato un linguaggio piu' ricco di quello standardizzato imposto d'ordinanza dalle direttive di partito.
E poi mi perdonerai, ma davvero non ricordavo che l'articolo lo avessi scritto proprio tu. Scritto male, confermo: sapere se tentativo di violenza c'e’ stato o no a me non sembra "un particolare morboso" da risparmiare ai lettori, ma la notizia. Il resto sono chiacchiere, non necessariamente edificanti.
L'aver scritto "o i fatti sono stati diversi, o la ricostruzione e' arbitraria" e' affermare il mio punto di vista come l'unico possibile, questo e' vero; ma non perche' io abbia deliri di onnipotenza: e' la logica a dire che le cose possono andare in un modo, oppure in un altro, ma non in due modi contemporaneamente (si chiama principio del terzo escluso, ovvero tertium non datur: una ripassatina ad Aristotele e vedrai che mi darai ragione).
Comunque riformulo la domanda: a te basta sapere che una signora (pardon: una donna) e’ stata afferrata per un braccio per inferire che la volevano stuprare? A me no, e credo di aver dimostrato perche'. Tu invece te ne esci con "[...]E se mi chiedi, da lettore, di giustificare la mia affermazione: ''lo hanno bloccato e arrestato con l'accusa di tentata violenza sessuale'' e' perche', evidentemente, non hai fiducia in me come giornalista[...]".
No, scusa, ma chi sei? Cioe', perche’ ti dovrei concedere fiducia a priori, bevendomi le cose senza senso che hai scritto, che da sole in piedi non riescono a stare? O non te l'hanno spiegato, alla scuola di giornalismo, che di cio' che non quadra e' non solo lecito, ma obbligatorio, dubitare? E che dovrebbe essere il giornalista a farlo, prima ancora del lettore?
Vaneggi di possibili denunce e violazioni della privacy: e allora perche' un quotidiano - quello che mi raccomandi di procurarmi, come se un settimanale non fosse comunque tenuto a informare in modo completo - avrebbe invece potuto dire quello che tu non hai detto? Per loro la legge sulla privacy non vale?
Per inciso: ho cercato la notizia in rete, non l’ho trovata. Non essendo io esattamente un incapace, ne deduco che E’ molto difficile procurarsela, e cosA’¬ svanisce qualsiasi speranza di sapere come sono andate davvero le cose. A meno, ovviamente, di non dare all’esimio direttore Bettarelli la fiducia che chiede, o meglio esige.
Insomma, Alessandro: meglio avresti fatto ad ammettere un errore, o un'insufficienza delle fonti; penso che sia capitato a tutti di incappare in infortuni lavorativi, nessuno ti avrebbe crocifisso per questo. Invece esibisci toni arroganti e tiri per i capelli tesi strampalate che un minimo di buon senso e' piu' che sufficiente a smontare.
Comunque io il chiarimento lo avevo chiesto con atteggiamento sincero, per dare al giornalista (che, ripeto, non ricordavo fossi tu, altrimenti sarei stato piu' diretto nelle mie domande) l'opportunita' di dissolvere una zona d'ombra che - credevo - si era creata in modo involontario; tanto E’ vero che prima di scrivere su questo forum avevo cercato in rete la mail della redazione, per scrivere direttamente al giornale. Ho invece postato qui la mia domanda solo quando ho visto il tuo intervento: credevo potesse essere una scorciatoia.
Il fatto che tu abbia scritto una replica sproloquiante che non chiarisce un bel niente mi fa sorgere invece il sospetto che prima non avevo, e cioe' che le cose siano davvero un po' piu' complicate di come le hai descritte tu. In buona fede? Io non dico di no. Ma su questo chi legge si fara’ la propria idea.


01 Marzo 2009 20:52 Nome: marco marziali email: marco_marziali@tiscali.it
sempre perchè siamo tra noi...
navigando in rete mi è apparsa una notiziola interessante, mentre nel nostro paese ci si continua a azzuffare tra Enti e soggetti di tutti i gusti e palati sulla nostra Riserva, che sinceramente per me è un pretesto per coprire altre malefatte, sembra che a Allumiere L’Università Agraria, rappresentata egregiamente da Aldo Frezza nel mese di marzo si incontrerà con l’Assessore Filiberto Zaratti per discutere della realizzazione di una Riserva Ambientale di una superficie massima di ben 3000 ettari. Mah… se fosse vero sarebbe giusto consegnare un TAPIRO alla Striscia la Notizia,a chi nel nostro paese invece di sfruttare quello che già abbiamo perde tempo a,diciamo sentendomi bonario stasera, a filosofeggiare.
Ah per i miei amici di Canale che Vogliamo, voce di corridoio presso l’U.A. di Canale asseriscono che sono in atto interventi, da parte della Deputazione Agraria, per riaprire l’accesso al Ponte del Diavolo visto che proprietari terrieri hanno chiuso i fondi impedendo l’accesso….. privatizzazione selvaggia??
A quanto mi risulta nel 7 febbraio 1923 i Cives di allora acquistarono il terreno “Ponte del Diavolo†per L.40.000, come è diventato privato questo è uno dei tanti misteri del nostro paese e forse è questo è il problema che blocca una utilizzazione di tale monumento storico o sbaglio?
un saluto.

08 Febbraio 2009 02:37 Nome: Maurizio Cassi email: m_cassi99@hotmail.com
Ci avete fatto caso? Berluskaiser, clericale per convenienza, pur fregandosene del dramma della famiglia Englaro ha deciso di cavalcare il cavallo della difesa della vita (ma solo prima della nascita e dopo la morte, diceva tempo fa una vignetta di Ellekappa, divertente e amara); lo fa al solo scopo di aprire lo scontro con Napolitano e strappare verso il traguardo ambito del presidenzialismo, è ovvio. Veltroni finalmente ci dà testimonianza della sua esistenza in vita e denuncia la manovra, ma sul caso della Englaro in sé non dice nemmeno una parola: e come potrebbe, con mezzo partito che sta con Berlusconi e firma appelli, Binetti in testa? Unica voce a sostegno della decisione della famiglia Englaro: Fini. Come già poco tempo fa: papa Ratz riabilita un vescovo che nega l'olocauso degli ebrei, la comunità ebraica si incazza e l'unico che dice che il papa è un bischero (eufemismo per non dire che è nazista) è ancora Fini. Come qualche anno fa, quando a proporre di dare il voto agfli immigrati fu sempre il Gianfranco nazionale. Manovre di marketing elettorale, per carità: non ci credo che lo stesso tizio che pochi anni fa voleva cacciare gli insegnanti omosessuali ora sia diventato il paladino della laicità; ma, lo stesso, vi pare normale che per trovare un sostegno uno si debba appellare a Fini? Vi pare normale che quello che doveva essere il primo partito italiano - o almeno il primo dell'opposizione - sia tutti i giorni scavalcato a sinistra dall'erede di Salò? Ma che è questa presa per il culo? Che è questo PD, un partito o un cambio di mignotte che trasbordano da un bordello all’altro ogni settimana? Ladri? Questo non sta a me dirlo, mi limito a osservare che i vari Del Turco, Bassolino, ecc. hanno il loro daffare per scampare alle patrie galere (e infatti si sono imbarcati pure loro sul treno della riforma della giustizia). Pagliacci? sì, questo mi sento di dirlo. Con parecchia rabbia in corpo, perché si tratta pur sempre di gente che in passato il mio voto l'ha avuto. E scusate se dicendo queste cose faccio incazzare qualcuno, ma la misura è colma da un pezzo, sono le due di notte qui a Roma e sotto casa ho i tizi del comitato della vita che tappezzano i muri di manifesti con immagini di feti abortiti e foto di Eluana, e tutto quello che sa dire il PD è… niente? Ma andate a farvi sfottere, andate.
16 Febbraio 2009 18:36 Nome: Fabrizio Cesaretti email: fcesaretti@libero.it
Oggi non si puo' piu' morire. Non ci riescono le persone senza creare dei dibattiti e non ci riescono nemmeno le piante senza creare polemiche. E' caduta la Quercia della Lega. E' caduta e gia' ci sono gli avvoltoi con le motoseghe che ci volteggiano sopra. Oggi non si puo' piu' morire. Anche a volerlo, non si riesce a farlo in pace.


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